
Grappolo piccolo, compatto, cilindrico, spesso alato, con un’ala talvolta ben evidente. Acino medio-piccolo, tondo, irregolare come grandezza. Vinaccioli piccoli, appuntiti in numero di tre.
Vitigno di origine francese, sembra fosse già noto in epoca romana. Questo vitigno deriva dalla naturale mutazione gemmaria del Pinot nero. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.
Da giovane ha un profumo gradevole ed elegante, ricco di sfumature in cui l’olfatto si diletta nella ricerca dei fiori di campo, del ciliegio, dell’albicocca, della mela.
Invecchiando i profumi si fanno più intensi e la gamma del bouquet si amplia fino a divenire infinito e la ricerca si orienta sulle erbe dei prati, sulle foglie aromatiche, sui frutti essiccati, sul sottobosco dalle mille erbe preziose.
Vino da aperitivo, se giovane adatto ad antipasti di pesce, prosciutto crudo di San Daniele, frittate di gamberetti, risotto agli asparagi, pesci al vapore; se vinificato in legno ottimo sui ravioli di branzino, sulle uova al tartufo bianco, sull’insalata di cappone e radicchio.
Va servito a 8-10° C se giovane, a 10-12° C se affinato in legno.