Più che un vino… Gastronomia

Lo Spaccafumo, il dolce di Cordovado

Cos’è lo Spaccafumo? È un dolce tipico di Cordovado, cittadina del Friuli Venezia Giulia annoverata tra i borghi più belli d’Italia. Ma forse, prima di chiederci cos’è, dovremmo chiederci chi è Spaccafumo.

Chi è lo Spaccafumo?

Cordovado è la città che ispirò “Confessioni di un italiano” di Ippolito Nievo. Proprio in quest’opera lo scrittore descrive un personaggio peculiare: un fornaio spesso in conflitto con le autorità, famoso soprattutto per le fughe spericolate in sella al suo destriero e per le lunghe sparizioni. Il soprannome del fornaio era proprio Spaccafumo e si tratta di un personaggio così caro alla città di Cordovado che gli è stata dedicata persino una statua equestre nella posa che più lo caratterizzava: durante una galoppata rocambolesca.

Il soprannome del fornaio vive ancora oggi grazie all’omonimo dolce. Ma come è nata questa deliziosa specialità cordovadese?

Storia dello Spaccafumo

Nel 1993, un panettiere locale lo produsse artigianalmente nel suo ormai celebre panificio dopo aver eseguito diverse prove in laboratorio.

Prima di metterlo in vendita il dolce è stato testato dai clienti affezionati, fin da subito entusiasti del nuovo prodotto.

Perché creare un nuovo dolce e perché chiamarlo come il personaggio di un romanzo? Proprio nel ’93 veniva avviato il primo “Parco Letterario Ippolito Nievo” a opera di Stanislao Nievo, pronipote dello scrittore, il quale intendeva valorizzare i luoghi italiani che erano stati d’ispirazione per la creazione di opere letterarie. Lo stesso Stanislao Nievo propose il nome “Spaccafumo” per il dolce.

Ancora oggi si continua a produrre lo Spaccafumo senza apportare cambiamenti alla ricetta originale e con l’obiettivo di valorizzare al meglio questo squisito prodotto tipico.

Cos’è lo Spaccafumo

Dopo averne narrato le origini, possiamo finalmente raccontare cos’è lo Spaccafumo: si tratta di un prelibato dolce dal particolare impasto di farina di frumento farcito soprattutto con frutta secca. Sappiamo, infatti, che ripieno è composto da uvetta, fichi secchi, noci, mandorle, nocciole, pinoli, scorze d’arancia, miele e vaniglia, ma solo chi conserva gelosamente la ricetta originale è in grado di preparare il vero Spaccafumo.

Esternamente lo Spaccafumo ha l’aspetto di una torta rustica di colore brunito. La superficie è grezza e, nonostante venga decorata con qualche mandorla intera, lascia intravedere la frutta secca contenuta nell’impasto. L’irregolarità dell’estetica è voluta: lo Spaccafumo deve conservare l’identità di torta casalinga.

Lo Spaccafumo richiama profumi e sapori memorabili: chi lo assaggia, assaporando gusti e aromi di epoche lontane, si sente immerso nella storia. Il potere più grande di questo dolce è proprio quello di richiamare alla mente la quotidianità dei nostri antenati.

Non un semplice dolce, dunque: lo Spaccafumo racchiude storia, letteratura e tradizioni, nonché un gusto assolutamente unico che bisogna assolutamente assaggiare, almeno una volta nella vita.

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